quando il gioco non è un gioco

PIANO LOCALE DI CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO

Azioni di informazione, prevenzione e intervento | Un progetto inserito all’interno dei  “Piani di Zona Distretto socio-sanitario Rimini Nord – Programma attuativo annuale 2022”.

 

pArti! azioni teatrali

 

 

SLOT MACHINE

Teatro delle Albe/Ravenna teatro
repliche riservate alle scuole:
Venerdì 10 marzo ore 10 – Teatro il Lavatoio – Santarcangelo
Martedì 14 marzo ore 10 – Teatro degli Atti – Rimini

di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
con Alessandro Argnani
musica Cristian Carrara eseguita dal vivo da Christian Ravaglioli
regia Marco Martinelli
produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro in collaborazione con Teatro La Cucina/Olinda

Slot Machine racconta la caduta vertiginosa di un giocatore, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrificato sull’altare del niente. Amara è la sua fine e, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di sé stesso. Il gioco è una sfinge. Come una sfinge, ci interroga sulla nostra natura. E se siamo noi a interrogarlo, a interrogarne il concetto, l’essenza, la presenza millenaria nella storia dell’umanità, come un oracolo antico ci fornisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solitaria, oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della convivenza. Il gioco può rivelarsi strumento demonico o danza angelica, inferno o paradiso, perché va al fondo della nostra enigmatica natura umana. Il bivio è lì, davanti ai nostri occhi incerti e titubanti di pellegrini, e non vi è nessuna guida sicura che possa suggerirci la strada: è la nostra sorte che è in gioco, e tocca a noi e solo a noi scommettere su quale via prendere. E la scommessa non la si fa una volta per tutte: è una sfida da rinnovare ogni giorno, ad ogni ora di ogni giorno il bivio si ripresenta, implacabile. Dobbiamo puntare, in fondo, sulla strada da percorrere, è il nostro destino, la nostra destinazione: e siamo incastrati, non ci è possibile non scegliere, non possiamo non stare al gioco, al gioco della vita e della morte, non possiamo eludere e scappare. Il prezzo, e le conseguenze della giocata, saremo solo noi a pagarli: quel che, forse, possiamo e dobbiamo scegliere, è da chi e da che cosa lasciarci afferrare.

Tecnica utilizzata: teatro d’attore
età consigliata: dai 16 anni

 

 

 

DISCONNESSO – fuga off-line

Nonsoloteatro
repliche riservate alle scuole:
Mercoledì 12 aprile ore 10 – Teatro Astra – Bellaria
Giovedì 13 aprile ore 10 – Teatro Tiberio – Rimini
Venerdì 14 aprile ore 10 – Teatro il Lavatoio – Santarcangelo

replica pomeridiana aperta a tutti:
Giovedì 13 aprile ore 18 – Teatro Tiberio – Rimini

di e con Guido Castiglia
collaborazione alla messa in scena Pino Di Bello
luci e fonica Raffaele Arru

WhatsApp, Snapchat, Facebook, YouTube e i giochi online sono il mondo di Davide, tredici anni e una vita in rete nella quale le relazioni personali e i mostri di Fallout 4 si mescolano in una realtà fittizia che oscura sempre più la vita reale che appare ai suoi occhi noiosa, ripetitiva e senza emozioni. Ma arriva il giorno in cui accade l’inaspettato: uno scontro con i suoi genitori, un litigio dove Davide non trova le parole e lo stato d’animo per difendere l’indifendibile, una fuga precipitosa che lo scaraventa nel mondo fisico da lui tanto odiato; che fare? Raccontare in rete la sua avventura! Ma il cellulare si scarica e con sé non ha né il caricatore né il “sacro” powerbank. Isolato dal “resto del mondo” si sente perso … sarà proprio quella straordinaria avventura nel mondo reale a fargli riconquistare “il gioco del proprio corpo” e riconoscere le sue peculiari capacità emotive, anche senza connessione veloce.
“DISconnesso, fuga off line” è uno spettacolo che tratta lo scontro titanico tra realtà fisica e realtà virtuale, una dicotomia resa ancor più evidente dalla condizione pandemica e dal distanziamento sociale che ha reso ammissibile la bulimia del virtuale, attribuendole il valore di salvagente sociale e simbolo di emancipazione tecnologica. “DISconnesso, fuga on line” nasce da un’intuizione immediatamente precedente agli eventi del Covid19, ma è una storia che oggi, come non mai, si rende necessaria per una rieducazione alla realtà, all’empatia e al riconoscimento degli stati emotivi. La scrittura drammaturgica del testo nasce da un approfondito studio sul fenomeno della dipendenza da internet e dall’analisi dell’influenza sulla vita reale e quotidiana dei ragazzi, nel tentativo di restituire, ai giovani spettatori uno sguardo più olistico delle realtà.

PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI SUL TEMA SCARICARE LA DISPENSA QUI

tecnica utilizzata: teatro d’attore, narrazione
età consigliata: dagli 11 anni

 

 

pArti! laboratori artistici

L’ARTE è IL GIOCO DEGLI ADULTI

a cura di Elena Iodice
Giovedì 27 aprile alle ore 15.30 presso la casa ludica -A good game space- via Bramante, 10 – Rimini

“Quando ero bambina pensavo che diventar adulta significasse perdere il diritto al gioco. Mi consolavo sperando di poter giocare di nascosto… Giocavo con molta serietà e a un certo punto i miei giochi li hanno chiamati arte.
il gioco è l’arte dei bambini, l’arte è il gioco degli adulti.”

Maria Lai 
Esiste una dimensione del gioco che salva.
È quello che occupa il tempo dei bambini, che li trascina in mondi altri dove, però, il gioco, invece di distruggere o isolare, costruisce, crea, inventa spazi ma soprattutto pone in relazione.
È un gioco che apre altre possibilità di espressione di noi stessi, che ci permette di essere ciò che siamo, che regala visioni inedite sulla vita.
Seguendo l’esperienza dell’artista sarda, trasformeremo le riflessioni sul gioco in partiture scritte, in parole illeggibili, in tracce di pensieri e di intenzioni che attraversano con i fili le trame di una rete, prendendo in una mano il sole e nell’altra l’ombra che ci abitano.

 

 

 

Interventi ad opera degli enti del terzo settore:
Capofila: COOP. SOC. COMUNITÁ PAPA GIOVANNI XXIII
Partner: COOP. SOC. IL MILLEPIEDI
COOP. SOC. CENTOFIORI
ASSOCIAZIONE CULTURALE E TEATRALE ALCANTARA APS
COOP. SOC. IL GESTO
IL PROGETTO:
Il progetto mira ad implementare un coordinamento, in cui l’U.O. Dipendenze  Patologiche dell’Azienda USL Romagna svolge un ruolo di regia, fra tutti gli attori  territoriali coinvolti sul tema del gioco d’azzardo (Enti Locali, Centri per le famiglie  del territorio, Enti Accreditati del Sistema dei Servizi per le dipendenze ed Enti  del Terzo Settore); il fine è quello di “unire le forze”, promuovere reti e sinergie,  per far fronte a un dilagante fenomeno che colpisce un’ampia platea di persone,
differenti per età, provenienza e ceto sociale.
Nel periodo pre-pandemico (2017), nel solo Comune di Rimini la spesa pro capite  in gioco d’azzardo corrispondeva a 1798 euro. Un dato che collocava Rimini al 557  posto, su 7954 comuni italiani, nella classifica generale per spesa pro capite.  Considerando le città delle stesse dimensioni – sempre nella stessa classifica –
Rimini risulta al posto numero 27 su 130 comuni (fra i 50mila e i 200mila residenti).
Da un’elaborazione della regione, in Emilia Romagna nel 2021 sono state  complessivamente oltre 31 mila le persone assistite dai servizi per le dipendenze  patologiche (SerDP) delle Aziende Usl (esattamente 31.207), 1.139 delle quali per  problemi collegati al gioco d’azzardo: il 3,7% del totale degli assistiti. Più della  metà di questi (602, pari al 52,8%) sono giocatori patologici, che si sono rivolti ai  servizi per la prima volta.
L’obiettivo principale è quello di raggiungere il maggior numero di cittadini,  promuovendo azioni di sensibilizzazione e di aumento della consapevolezza sui  rischi connessi al gioco d’azzardo, con particolare attenzione al gaming  patologico e al fenomeno crescente del gioco d’azzardo sul web. Verranno, a  questo scopo, messe in atto azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno  mirate e differenziate rispetto ai target di intervento.
Il progetto si rivolge ad una platea vasta che va dai cittadini adulti agli anziani,  alle famiglie, studenti e lavoratori, genitori ed insegnanti, personale sanitario,  sociale, educativo e delle associazioni, giocatori patologici e loro familiari. In modo particolare si desidera raggiungere i ragazzi e i giovani nei loro contesti  scolastici, familiari e informali, tramite interventi di informazione, prevenzione e  contrasto del fenomeno.
Produzioni
Laboratorio Stabile
Rassegne e Eventi
Scuola e Formazione
Progetti
Teatro e Diversità